Che tutto è sprecato ma
in qualche istante, somigli a Parigi.
Insieme, io e D. capitavamo in tutti i luoghi, giri infiniti e tesori ricercati. Eravamo esploratori, e dopo noi, arrivava il buio. La sera ci seguiva, come se le luci aspettassero noi, per accendersi.
Non con A., e non con D., ho mai avuto paura. Lo sapevo, che girare un angolo avrebbe potuto essere pericoloso, ma loro non mi facevano temere nulla. Non temevano nulla, loro, e penso che nulla, in fondo per quanche strano mistero, avrebbe mai potuto spaventarli. Semplicemente, non conoscevano la paura.
Oppure, solo, era la paura a non volere conoscere loro, a scappare, davanti a loro.