giovedì 31 ottobre 2013

halloween!


...si, mi piace.
Mi piace perché ha qualcosa di così funebre e
romantico, anche, ecco questo giorno è un ritrovarsi di anime e

le vie vuote mi spaventano, il gatto è sparito per ricomparire dopo minuti
di immensa tensione, in versione demonio, infuriato e pronto a
tagliuzzarmi un po', perciò tutto va alla grande, si.

Dove eravate, esattamente, un anno fa, a quest'ora?

Io camminavo in calze aderenti e gonna corta
accanto a un mare freddissimo, c'era molta luce chiara e
credo vino, nobile.

Io camminavo in calze aderenti e gonna corta
accanto a un mare freddissimo e vento vento quasi
ventissimo, e  io ero

un po' felice.

Le cose che succedono, di anno in anno.
Mascheratevi, perché è tradizione, e perché magari potreste celare così

le vostre anime dubbiose e decisamente
abbastanza
o forse solo un po'

vili.

Buonanotte a chi ha poteri migliori, sperando di non essere divorata
dalla versione assassina del mio gatto,

abbiate una lunga,
spaventevole, divertente e

di lucine sempre

notte.

lunedì 28 ottobre 2013

ti conosco, ma non esisti,


avevate un po' tutti

le stesse facce, o forse solo
le stesse espressioni, ora,

mi domando quante scuse inutili sarò costretta a subire da qui al
per sempre, si, i tuoi capelli erano biondi
e avevi quel dolore scavato dalle tue onde, si

forse, sarebbe anche nato forse
qualcosa di carino ma
la paura, l'incubo, il nervoso io
non sono così e forse è
per questo eccessivo bagaglio di valore che propongo ancora

astenersi perditempo.

Si, posso amare la poesia, e forse, ultimamente, posso anche odiarla un po' ma solo
per poco, perchè sarà sempre me me e me e
vedere che in te,
alle volte, manca,
mi fa malissimo,

amavo anche le avventure, ma disastri
si accompagnavano  lenti a queste ombre da cartone animato,
dimenticare, d'accordo, sbaraccare un armadio e convincermi che non c'è più ricordo vedi

più scrivo, meno leggerai, e mi posso permettere così
tante parole che conosci,

solo perché

non mi avete ricordata, un bel pacchetto della durata di una notte ecco, tutto qui,

ciao, leggete, sempre fino all'ultima

riga che
sempre è
 la più
                importante,


                      mi manchi, sarebbe anche potuto succedere.

miaomiao.

domenica 27 ottobre 2013

tra qualche secondo, ti cancellerò.

Oggi è un giorno triste, di preghiera, commiato.
Essere addolorata non è mai abbastanza.

Mi manca tutto, di te, il tuo ridere puro, il tuo guardare niente, il tuo tenermi il braccio
su questa  mia ossuta spalla.

Mi manca quel legare nostro e immediato, forse in un cappotto viola.

Mi manca tutto.

...


Quello che invece non mi manca è questa dedizione allo sciocco,
il tuo evadere, e questa finto interesse che rasenta l'orrore.
Non so chi tu sia, e non aumenti il desiderio, ma il disprezzo.
Ti informerò, per correttezza inutile, che è ora di

basta.

E mi dispiace, comunque ancora.

Sei stata la mia anima più simile,

tu invece, lo scavante amore viscerale dopo il vuoto.

Sei stata l'amica più bella.

Stasera, molte persone ruotano dentro queste righe,
e a tutte rivolgo un inchino, e un pensiero,
per la loro bellezza, e per la loro cattiveria.

Resto qui, penso a voi,
e mi mancate, nonostante, tutti,
per queste qualche parole che sempre, chissà perché,
toccano questo mio spirito da eterna e sconfitta
cacciatrice di emozioni.
Vi amo, lo sapete.

Vi odio, lo sapete.


Alternate il mio cuore in una meravigliosa ruota, bellissima,
dolorosa ma
riesco anche a guardare.

Credo ti avviserò, quando starai per finire, e comunque sappilo, questo mi rende triste,
bacibaci
xxx
buonanotte, notti segrete,
L.

domenica 20 ottobre 2013

righe,

non serve a nulla parlare, però
mi auguro che l'impalcatura della mia porta riesca a durare più
delle nostra così sconcertante e stucchevole e ruggente
amicizia.
Ogni volta che si abbandona, invece di rispondere.
Non serve a nulla.
Io ti posso dire, scrivere e persino pensare
tutto, tutto, di più e tu ancora
non ci saresti, l'immagine
di lunghe notti tra stanze e scale, quei palazzi chiari e ogni via in cui
mi hai condotto, piove,

e qualche volta, piango, mentre amici mi guardano silenziosi
e una gattina mi si accompagna in lamento.

Non credo nel freddo, questo pomeriggio, è un dolore
così fastidioso che
ci penso.
Ricordo ogni parola, e quelle orrende scarpe,
città dai nomi difficili e dispiaceri, tu
non risponderai, non ci sarai, fine.

Tutto qui, posso anche quasi essere certa
che tu abbia anche
dimenticato.
Come su un'onda un po' di disgusto, anche
questa nausea, assomiglia all'acqua.

domenica 13 ottobre 2013

si diceva che!

d'accordo, beh d'accordo, bisogna solo
esserlo, d'accordo.
Altrimenti, si cambia il mondo?
No.
Le persone non diventano buone e nemmeno solamente
educate, tutto è solo
questa immensa giostra delicata che gira lenta, per ogni età,
nessuna  nausea, tentata sono
di salirci,
meraviglie,e 
orrori, forse avere questo stupendo pregio

di osservare le meraviglie nasconde puntuale
il rimborso di vederne  anche il risvolto eccessivamente
cattivo.

Il mondo fa paura, potrei dirti mille cose che non sono paura, certo, io e te

su quei gradini, in quel vicolo, aspettando,
non era paura, solo quella
meraviglia e  e e e

chissà perché ci penso ancora.
Lontano maltrattato derubato violato: il tempo non ha più valore,
si fa beffa costante di me
mentre io vorrei sognare miagolii e abbracci, si

mi manchi, mi manca quell'essere così vicini, quell'assurdo comprendersi e forse
anche un po' mi manca
quel tuo modo di parlare ma ma ma ma ma

basta.

Avrei preferito un mondo buono.
Persone che non mentono, che tornano, che si scusano, ma
alla fine fine fine


mi manchi,
buonanotte di paura, tremando per questa ansia che mi segue ombra nei miei svariati ruoli,
vorrei dirti anche
che un pensiero non ti dovrebbe mai
spaventare ma solo

dopo ore insieme, così, solo
rallegrare,

sopravvivere, resistere.
buonanotte.

lunedì 7 ottobre 2013

avere paura


Capita spesso, solo a certe persone, però, capita che

 "chi cerca, trova", si, purtroppo

sembra un proverbio così vero che
funziona solo al negativo.
Così, sembra che ognuno alla fine si debba scontrare davanti e proprio
alla sua peggiore paura, e capita, capita sempre

probabilmente questa strana unione inversa
vacilla solo tra bene e male.
Eternamente, il male vince.
Sembra così solamente assurdo.

Sono sicura di conoscere gente che vive serena, che riesce a tornare a casa
tutte le sere senza avere combinato un guaio, o senza avere visto nessun orrore o solo

magari a loro è solo successo
di avere incontrato la tranquillità.
Carattere, o ottimismo.
Ma io non sono così.

Vivere nella paura si accompagna a un drammatico veleno, vuoivuoivuoi uscirne ma
resta solo rassegnazione.
Pagine pagine e rabbia.

Non pensate alle paure, perché più date loro pensiero, valore, importanza più
loro sembreranno così gonfie e felici da desiderare un incontro, solo per
un ringraziamento, magari. Con voi. Per voi. Da voi.
In qualsiasi posto
le temiate.

Ladri, falsi, mentitori e menefreghisti:
un circo di dolore e rabbia senza nemmeno
quello zucchero filato da domenica pomeriggio.
E quando tutto questo entra nella sfera più personale dell'essere, ecco, allora
ci si incupisce, nervosi, senza potere fare nulla.

Mi hanno appena detto che se il mondo è cattivo l'unica possibilità di azione
è quella di riuscire a impedirne ogni tentativo di invasione non richiesta.
Cioè, solo un prendere tempo, sperando.

Coraggio.