mercoledì 2 maggio 2018

I tuoi consigli erano proprio adatti
ma temo di aver esagerato nell'estremo
opposto, al solito.
Mai una corretta misura.

Non dormo la notte,
e nella luce ciondolo, spettro, senza più abituarmi a questo giorno, io
che il buio lo temo come quell'attimo prima di coricarmi nella coperta, attimo in cui non esiste più nulla perché tutto è finito,
è  ora di dormire.
Dormire, già.
Non resta altro.
La speranza di sognare, e anche questo
non accade.
Litigi corse fughe attacchi sangue:
un mondo surreale che mi deteriora.

La deriva.
Le belle speranze perdute, cadute forse
dal piccolo cestino di pagine e pagine,

Non mi capirai, temo.
Parte di me si è consumata nello spreco,

terribile mondo che non restituisce magia.