"...In questo prato assolato di verde gentile, esiste quiete. Sotto questa terra ricamata riposano ossa in abiti ormai laceri, ossa che attendono il voltarsi delle stagioni, devote fino a diventare polvere. Un giorno ritorneranno vita, piccole gemme baciate dalla tenerezza della terra e del sole. Avranno acqua, luce, sangue. Ambisco alla stessa rinascita. Attendo, insieme a loro, io, fatta di ossa, sì, ma anche di carne, e pelle pallida disegnata da vene infinite di mare e cielo, e disturbante con un cuore che scandisce rumore vuoto come il più abissale nulla. Non abbastanza morta e non, viva."
Un racconto per METATRON
https://metatron7772.wordpress.com/2024/12/19/laura-ramieri-sangue-e-caramelle/