domenica 15 settembre 2024

L'estate è finita.
Vivere in un incubo ti dona forza, e ti prosciuga il cuore. È un affare che può anche valere, ma alla fine tutto diventa
così 
senza
niente.

Vorrei raccontarti cosa è successo, ma tu
non sogni.


martedì 16 luglio 2024

Se tu potessi
fare un giro,
la notte.

-Un giro, un giro su te stesso!
urla Sara.
-Un giro, un giro su me stessa come una piroetta?
penso io.
-Un giro per la città.
dici tu. 

lunedì 1 luglio 2024

C'è stato un momento, un istante brevissimo, collocato in un certo periodo della storia, in cui tu eri in quella stanza. La carta da parati, la moquette, e una sola luce, incerta, dal soffitto.
Davanti, e sulla destra, due porte, entrambe chiuse, entrambe sconosciute: non so dove conducono.
Ci sono fotografie di te da bambino, su un mobiletto scuro a lato del divano, e accanto al divano, una poltrona, dove tu sei seduto, le braccia appoggiate, gli stivali lucidi. Un cappello ti copre una parte di viso, riconosco la tua espressione, mi afferra il cuore. Ma questo luogo mi è sconosciuto, mi appare come una scena di un'altra epoca, così lontana da diventare in bianco e nero. 
Dove sei?



mercoledì 22 maggio 2024

sabato 13 aprile 2024

Hai fatto giusto tu ad andartene. 
Eri un randagio senza legami e senza niente in cui credere, avrei dovuto saperlo, immaginarlo, almeno. Un giorno mi aspettavi appoggiato al corrimano della scala appena fuori dalla tua porta -come era tutta blu, quella casa. E la scala, una chiocciola enorme da cui spuntavano porte frammentate come qualcosa di finto, una scenografia, peggio, come la bocca di un mostro pronto a divorarmi- e il giorno dopo eri in Canada, senza un ciao, un addio. 
Per cosa, dovevi restare? Per lottare, ferirti, e inesorabilmente perdere, incattivito e deluso?

lunedì 18 marzo 2024


Questa storia racconta di tutto: di benedizioni magiche, di oscurità e luce, e di amori che a volte ritornano, in modi molto inaspettati.

https://www.nazioneindiana.com/2024/03/18/rosa/

giovedì 22 febbraio 2024

Ieri ho ricevuto una chiamata dall'estero e immediatamente ho pensato fossi tu.
-Ciao bella, ci vediamo stasera al Soul.

Ma tu non dicevi mai niente, comunicavi con piccoli movimenti: strizzate di occhi, alzate di testa.
Se poi non fosse successo quello che è successo, avrei giurato che esistevi solo nella dimensione della notte, un fantasma.

Non ho risposto al telefono.