Un coraggioso raggio di sole un pomeriggio
scavalcò le foglie dorate e rosse
e stanco si sedette sulla panchina in ferro.
Luce.
Avevamo avuto davvero un nostro posto?
C'è un solo posto che mi resta nel cuore inciso come una ferita che sanguina oro, e aveva una tenda verde e un solo anonimo portone, da fuori. Tu, lì, non c'eri ancora. Ma c'è stato tutto, tutto il resto, tutto, e ancora e sempre.
E chi lo sa, adesso, cosa valeva di più.