lunedì 17 maggio 2021

Da quel luogo sconosciuto
che ti ha rubata una notte di inverno

Lo so, che stai sussurrando abbracci
e pronunci i gesti dolci
delle parole adatte, ma

Mi manchi. Lo so, che non ci sei, 
ma non riesco a capirlo, come se 

la mia mente ti avesse custodita nell'ultimo giorno di sole, a riposare, in un saluto. 
Ma tu non sei lì, non sei
in quel giorno, e
non hai salutato. 
Non hai salutato nessuno. 

Da quel luogo sconosciuto
che ti ha rubata una notte di inverno

Non potresti tornare? 


mercoledì 28 aprile 2021

Mi ricordo la stanza, ma non la via, dove
eravamo? 
E in taxi ridevamo, ma
chi era, con noi? 
I capelli rossi, e quella maglietta grigia
che avevo comprato nel negozio dei lampadari moderni, quello che
quello che anche quello, non esiste più. 

Di molti istanti, c'è solo buio. 
Ma era un buio bramato, fantastico. 
E quando nel momento riappare la luce ricordo solo sorrisi. 

Mia amica lontana, sento il tuo bellissimo abbraccio, una tenerezza purissima. 
Grazie. 

martedì 16 marzo 2021

Il balcone nelle mattine di estate
e quell'atmosfera rimasta un po' indietro, 
scale infinite di dubbi, e tutta la città 
vista dal tram. 
Le stanze. I disegni. Un po' di sogno. 
Grazie. 

giovedì 25 febbraio 2021

Oggi è il giorno
senza ritorno. Non tornerai mai

e da oggi, ti mando via io. Volevi il niente: sarà bellissimo. 


martedì 2 febbraio 2021

Bianchi tutti i fiori, e
nessun accenno, a questo troppo tardi.
Diventava sera dalla finestra e io
ti salutavo nella strada in discesa, buio, 
e respiro di vento. 

La tua casa, un libro di fiabe 
dalla copertina profumata. 

Arrivederci, cuore. 

giovedì 21 gennaio 2021

Dorme la stanza arruffata di incubi, 
notte appena oltre la finestra

l'insegna dell'albergo illuminata
il lampione impolverato 
la via in salita verso l'ombra della chiesa

e quelle parole così, un ricordo dimenticato
in un angolo di troppa meraviglia. 

lunedì 23 novembre 2020

C'è questa foto di noi due all'Acquario. 
Io indossavo qualcosa di luccicante, tu sfoggiavi un'abbronzatura ancora arrossata.
Ricordo il giorno, le stanze buie, tutta quell'acqua. Che poi a me nemmeno piacciono gli acquari, lo sai, queste creature sommerse, senza respiro. Sì, un'altra cosa di cui ho paura. Quello che ormai non ricordo più sei tu, lo so, che da qualche parte mi hai spezzato il cuore, ma tutto di te ha iniziato a offuscarsi. Chi eri? Quale era il tuo profumo, come suonava la tua voce? Così adesso non c'è più nemmeno il ricordo, come se in una vita ad un certo punto non ci fosse più spazio, più forza, per questi dolori. Come se fosse il corpo stesso a sbarazzarsene. E questo, mi fa più orrore di tutto.