Quale sensazione ti rappresenta, in una parola?
Era notte: mi hai consigliato un luogo dove scappare, e mi hai assicurato che lì non mi avrebbe trovato nessuno.
E poi mi hai chiesto questa cosa della parola e della sensazione. Mi è sembrata una domanda quasi magica. Hai sempre avuto questo modo di fare un po' da ragazzino, un po' genere quel meraviglioso mondo che appartiene solo a chi crede ancora nella speranza. A chi sogna.
Lo avevi quando ti ho incontrato la prima volta in quel negozio in centro.
Lo avevi al concerto in fila nel prato.
E lo avevi anche l'ultima sera che ti ho visto, in un locale dove ti credevo così amico che per salutarti ti ho abbracciato, e tu eri in imbarazzo.
E poi non ti ho più visto, e tu non hai più scritto.