In Rue Lepic avevamo comprato un giornale perché volevo i capelli come l'attrice in copertina.
Poi il giornale è andato perduto, forse abbandonato in una stanza.
Anche tu, sei andato perduto, ma non so dove.
So invece che si perdona, sì, ma poi
Nessuna fiducia. Cosa accade a esigere cose che non ci sono dovute? Nessuna fiducia.
Hai esagerato, anche se quel giornale disperso me lo avevi comprato tu.
Anche se mi conoscevi.
Poi abbiamo preso città diverse e quella via, con te, ha smesso di esistere.
E adesso mi dici basta, basta con il tuo romantico passato, è passato, basta.
Forse stai bene, e basta.
E concludi con un I do love Mary che mi lascia lontana da te come ogni cosa
di quel passato, passato.
In Rue Lepic, tra le case di mattoni rossi, e in quel vento che non conoscerò.
I tuoi occhi sono solo appena più scuri, come se fossero invecchiati.